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Boîte-en-valise II, red. (2011)

Premio Celeste 2011

 

 


Cartoni e due  bozzetti cm. 50x70 per l’affresco Anamorfosi di Nu descendant un escalier, Celeste Cm. 150 x 220 dipinto sulla parete circolare di una scala a Ravenna. 1989-1994 (foto)

.

«NUDO CHE S C ENDE L E S C A L E , C E LESTE» .

Preparazione ad affresco su pannello di legno curvato.
Cm. 280 x 180 x 2.

Nel 1912 Marcel Duchamp presentò al Salone degli Indipendenti 'Il nudo che scende le scale' suscitando la disapprovazione dei suoi colleghi che giudicarono con ragione il quadro non solo non autenticamente cubista,ma anche e a torto, come una liquidazione del Futurismo italiano.
Presentato il 19 febbraio 1913 all'Armory Show di New York il quadro fu al centro dell'interesse generale e sembra che la folla facesse una tal ressa per vederlo, che molti visitatori non riuscirono mai ad avvicinarvisi.
Fu acquistato, senza neppure esser visto, con un telegramma!
Nessuna opera d'arte ha una definitiva ed esauriente spiegazione e Duchamp non amò mai dare chiarimenti sul suo lavoro. Fra le molte chiavi di lettura tentate dai critici, certamente, la più chiara e convincente è quella di Arturo Schwarz, secondo cui nel nudoche scende le scale è rappresentata la costruzione dell'unità dell'Essere Primordiale, l'immortale Androgino Ermetico. L'Androgino come figura simbolica rappresenta larealizzazione a livello artistico di tre aspirazioni primordiali:
1) La spinta a ricostruire l'unità originale
2) Lo stimolo all'individuazione
3) Il destino di Immortalità
Le contraddizioni tra il lato maschile e femminile di ogni individuo sono risolte nella ricostituita unità androgina dell'Essere Primordiale, dotato di eterna giovinezza ed immortalità. La perfetta unione, tra il maschile e il femminile di ogni singolo individuo, rappresentata nel simbolo dell'Androgino è anche la condizione ideale del Creatore, quello stato in cui, risolte tutte le contraddizioni, l'individuo raggiunge, con la facoltà creativa,
l'individuazione vale a dire un'integrazione dialettica fra la coscienza e l'inconscio, tra l'individuale e l'universale.
Secondo Freud lo stato di nudità rimanda a "quell'età dell'infanzia in cui il senso di vergogna è sconosciuto, ( e che) sembra un paradiso quando torniamo a guardarlo", e lo stesso paradiso non è altro che una fantasia collettiva dell'infanzia dell'individuo. Tutte le correnti dell'arte moderna sono sorte come riflessioni sui fondamenti, come peinture conceptuelle, ciò che può aiutare ad andare avanti è ormai solo la riflessione
dalle vette più alte e quindi nel sogno ad occhi aperti che si esprime in un'opera d'arte è possibile fare un passo in più esprimendo la dimensione paradisiaca dell'Androgino nel colore che gli è proprio: CELESTE!
Materializzare poi questo sogno sulla parete curva di una scala circolare, è stato un evento denso di vibrante energia.